Finanza

ETF e Futures: come funzionano e quali sono le differenze principali?

  1. Definizione di ETF e Futures
    • a. Cosa sono gli ETF?
    • b. Cosa sono i Futures?
  2. Come funzionano gli ETF e i Futures
    • a. Gli ETF: il funzionamento del fondo negoziato in borsa
    • b. I Futures: il funzionamento del contratto a termine
  3. Le differenze principali tra ETF e Futures
    • a. Struttura e liquidità
    • b. Costi e commissioni
    • c. Rischio e rendimento
  4. Quando utilizzare gli ETF e i Futures
    • a. Scelta in base agli obiettivi di investimento
    • b. Scelta in base alle aspettative di mercato
  5. Conclusione
    • a. Sintesi delle differenze tra ETF e Futures
    • b. Suggerimenti per la scelta del miglior strumento di investimento
  1. Definizione di ETF e Futures
    • a. Gli Exchange-Traded Fund (ETF) sono fondi di investimento negoziati in borsa che replicano l’andamento di un indice o di un gruppo di asset sottostanti. In pratica, un ETF è un paniere di asset finanziari che può essere comprato e venduto in modo simile a una singola azione.
    • b. I Futures sono contratti a termine che consentono di acquistare o vendere un’attività sottostante (come ad esempio materie prime, valute o indici di borsa) a un prezzo prefissato in una data futura. In altre parole, i Futures sono strumenti che consentono di negoziare il prezzo di un asset finanziario in un momento successivo rispetto a quello in cui viene stipulato il contratto.
  2. Come funzionano gli ETF e i Futures
    • a. Gli ETF funzionano tramite la creazione e il riscatto di azioni. Quando un investitore acquista un’azione di un ETF, l’ETF crea una quota di nuovo, aggiungendo le azioni sottostanti al paniere. Quando un investitore vende un’azione, l’ETF riscatta le azioni sottostanti. In questo modo, il valore dell’ETF si avvicina sempre più all’andamento dell’indice o degli asset sottostanti.
    • b. I Futures funzionano come contratti tra due parti: un acquirente e un venditore. Le due parti si accordano su un prezzo e una data di scadenza per l’acquisto o la vendita dell’attività sottostante. Se il prezzo dell’attività sottostante aumenta, l’acquirente del Futures può ottenere un profitto vendendo l’attività a un prezzo superiore. Al contrario, se il prezzo dell’attività sottostante diminuisce, l’acquirente del Futures subisce una perdita.
  3. Le differenze principali tra ETF e Futures
    • a. Gli ETF sono più liquidi dei Futures e possono essere negoziati in borsa come le singole azioni. I Futures, invece, sono contratti che richiedono un impegno maggiore e non possono essere facilmente comprati e venduti come gli ETF.
    • b. Gli ETF hanno costi e commissioni inferiori rispetto ai Futures, che richiedono margini, ovvero una somma di denaro depositata dal venditore o dall’acquirente a garanzia del contratto. c. Gli ETF presentano un rischio minore rispetto ai Futures, in quanto l’investimento è più diversificato e meno esposto a fluttuazioni estreme. I Futures, invece, sono strumenti più volatili e a maggior rischio, ma possono anche generare maggiori profitti.
  4. Quando utilizzare gli ETF e i Futures
    • a. Gli ETF sono utili per chi vuole investire in modo diversificato, senza dover acquistare un gran numero di singole azioni o titoli. Inoltre, gli ETF sono adatti per gli investitori a lungo termine che cercano di replicare l’andamento di un indice di borsa.
    • b. I Futures, invece, sono utili per chi vuole speculare sui movimenti futuri dei prezzi di un asset finanziario. Ad esempio, un investitore che prevede un aumento del prezzo del petrolio potrebbe acquistare un contratto Futures su tale materia prima, nella speranza di guadagnare sul rialzo del prezzo.
    • Conclusione
      • a. In sintesi, gli ETF e i Futures sono strumenti di investimento diversi ma complementari, con vantaggi e rischi specifici.
      • b. Scegliere il miglior strumento dipende dalle esigenze dell’investitore, dal profilo di rischio e dalle aspettative di mercato.

Entrando nel dettaglio,

Un ETF (Exchange Traded Fund) è un fondo di investimento che replica l’andamento di un indice di mercato, come il FTSE MIB, il S&P 500 o l’Euro Stoxx 50. A differenza dei fondi comuni o delle SICAV, che hanno una gestione attiva e cercano di battere il benchmark, gli ETF hanno una gestione passiva e si limitano a seguire il benchmark. Gli ETF sono quotati e negoziati in borsa come le azioni, quindi hanno una maggiore liquidità e trasparenza rispetto ai fondi tradizionali. Inoltre, hanno commissioni di gestione molto basse, che li rendono più convenienti per gli investitori.

Un future (o contratto future) è un accordo tra due parti per comprare o vendere un determinato bene (come una materia prima, una valuta o un indice) a una data futura e a un prezzo prefissato. I futures sono strumenti derivati, cioè il loro valore dipende da quello del sottostante. I futures sono negoziati sui mercati regolamentati, come l’IDEM o il CME, dove esistono delle camere di compensazione che garantiscono la solvibilità delle controparti. I futures sono strumenti a leva, cioè permettono di controllare una quantità maggiore di sottostante con un capitale minore, ma anche di amplificare i rischi e le potenziali perdite.

Quali sono le differenze tra ETF e futures? Ecco alcuni punti da considerare:

  • L’ETF è uno strumento più semplice e adatto agli investitori che vogliono replicare la performance di un indice senza doversi preoccupare delle scadenze, dei margini o dei costi di rollover. Il futuro è uno strumento più complesso e adatto ai trader che vogliono sfruttare le oscillazioni dei prezzi a breve termine con una leva finanziaria.
  • L’ETF ha una maggiore diversificazione, in quanto include tutte le componenti dell’indice di riferimento. Il futuro ha una maggiore concentrazione, in quanto si basa su un solo sottostante.
  • L’ETF ha una minore volatilità, in quanto segue fedelmente l’andamento dell’indice. Il futuro ha una maggiore volatilità, in quanto è soggetto a fattori come la domanda e l’offerta, il contango e il backwardation (cioè la differenza tra il prezzo spot e il prezzo future del sottostante).
  • L’ETF ha una minore tassazione, in quanto è soggetto alla ritenuta del 26% sulle plusvalenze realizzate. Il futuro ha una maggiore tassazione, in quanto è soggetto al regime dichiarativo con aliquote progressive fino al 43%.

Come vengono utilizzati i futures per acquistare il petrolio?

I futures sul petrolio sono dei contratti derivati che permettono di comprare o vendere una certa quantità di petrolio a un prezzo fissato in anticipo e in una data futura. Si tratta di uno strumento finanziario molto utilizzato dagli investitori che vogliono speculare sulle variazioni del prezzo del petrolio o dai produttori che vogliono coprirsi dal rischio di fluttuazioni sfavorevoli.

Esistono due principali tipi di futures sul petrolio: il WTI (West Texas Intermediate) e il Brent. Il WTI è il riferimento per il mercato americano ed è scambiato sul New York Mercantile Exchange (NYMEX). Il Brent è il riferimento per il mercato europeo ed è scambiato sull’Intercontinental Exchange (ICE). Entrambi i contratti hanno una dimensione di 1000 barili e una scadenza mensile.

Per acquistare il petrolio tramite i futures, bisogna aprire un conto presso un broker autorizzato che offre l’accesso al mercato dei futures. Il broker richiede una certa somma di denaro come margine iniziale per garantire la posizione. Il margine varia a seconda della volatilità del mercato e del valore del contratto.

Quando si acquista un contratto future sul petrolio, si ha il diritto (ma non l’obbligo) di ricevere la consegna fisica del petrolio alla scadenza del contratto. Tuttavia, la maggior parte degli investitori non intende ricevere il petrolio, ma chiude la posizione prima della scadenza, vendendo il contratto a un prezzo diverso da quello di acquisto. La differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita rappresenta il guadagno o la perdita dell’operazione.

I futures sul petrolio sono influenzati da diversi fattori che determinano l’offerta e la domanda di questa materia prima. Tra questi fattori ci sono: la produzione dei paesi membri dell’OPEC (Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio), la domanda delle economie emergenti come Cina e India, le tensioni geopolitiche nelle zone produttrici, le condizioni climatiche, le innovazioni tecnologiche e le normative ambientali.

I futures sul petrolio sono uno strumento finanziario complesso e rischioso, che richiede una buona conoscenza del mercato e una gestione attenta del capitale. Prima di investire in questo settore, è consigliabile informarsi bene sui vantaggi e gli svantaggi dei futures sul petrolio e valutare attentamente i propri obiettivi e la propria tolleranza al rischio.

Dodli

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